Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio  

 

Espressione dell'agricoltura montana abruzzese, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio (Lens culinaris medicus biotipo "S. Stefano di Sessanio"), viene coltivata in piccoli appezzamenti ad una altitudine compresa tra i 1.000 e i 1.500 metri di quota. Da sempre è la rivale di quella altrettanto celeberrima di Castelluccio di Norcia, in provincia di Perugia.Dal punto di vista storico, le origini della lenticchia sono remotissime.

Particolarmente diffuso tra il sud-ovest della Turchia e il Turkestan, il legume approda nel territorio di Santo Stefano nel corso del medioevo. Le condizioni geomorfologiche del territorio consentono di raggiungere uno standard qualitativo altissimo che è riscontrabile nell'elevato contenuto di ferro: circa 8,9 mg/100 contro i 5 mg/100 della lenticchia comune.

La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio è coltivata esclusivamente su terreni situati fra i 1150 e i 1600 metri s.l.m. alle pendici del Gran Sasso, facenti parte del territorio dei comuni di Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Barisciano, Castelvecchio Calvisio e Castel delMonte, tutti in provincia di L'Aquila. Si tratta di una zona di montagna, costituita da terreni marginali, sui quali, per le particolari condizioni pedoclimatiche, non si applicano interventi chimici sulle colture: è garantita così la massima genuinità dei prodotti. Le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono piccole, saporite, di colore più scuro rispetto alle altre varietà, non hanno bisogno di stare in ammollo prima di essere consumate, sono di rapida cottura e si mantengono integre una volta cotte. Sono utilizzate prevalentemente per la preparazione delle calde e gustose zuppe abruzzesi. Un tempo considerati "carne dei poveri", i legumi negli ultimi anni sono stati oggetto di un rinnovato interesse e oggi sono apprezzati per le caratteristiche nutrizionali, fondamentali per l'alimentazione, con una conseguente rivalutazione dei piatti popolari della tradizione regionale. Allo scopo di mantenere viva la memoria storica di quest'antica coltivazione e di far conoscere il prodotto tipico, da circa trenta anni a Santo Stefano di Sessanio, la prima domenica di settembre viene organizzata la sagra delle lenticchie

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